sabato 5 ottobre 2024

Due passi nei pressi di Massaciuccoli

Avevo una mattinata disponibile, un po' piegato dai malanni di stagione ma comunque desideroso di sfruttare la giornata di sole, sole che da ora in poi si cerca come un conforto.
Ero stato in zona anni fa, ma senza addentrarmi più di tanto nelle grinze del padule. Oggi invece pochi fronzoli, zainetto in spalla e scarpe da trekking mi pregusto già il silenzio, il suono degli uccelli acquatici, il rumore pacifico dei passi, il senso di sospensione che si avverte nelle zone "umide", la beata solitudine.
Verrà fuori una sgambata di poco meno di 10km, praticamente pianeggianti fatta eccezione per la risalita alla chiesa di San Lorenzo in Massaciuccoli, da dove si gode un bellissimo panorama.
Voglio tornarci, magari in bici. Sono zone che meritano un approfondimento, per cultura, per piacere, per trovare armonia!



venerdì 5 luglio 2024

Tempio di Davide Lazzaretti, monte Labbro

Era da tanto, tantissimo tempo che volevo salire sul monte Labbro, l'altura più meridionale del gruppo del monte Amiata, per captare anche solo per pochi minuti quell'aria mistica che un luogo del genere emana ormai da oltre un secolo. E' qui infatti che Davide Lazzaretti (6/11/1834 - 18/08/1878) eresse, insieme ad altri suoi seguaci, un eremo, creando il movimento Giurisdavidico.
Lazzaretti fu infatti un visionario, un predicatore, anticipatore dei tempi, che mischiò le carte della religione e delle politiche sociali, con esperienze collettive di lavoro comune e di comunione dei beni. In breve tempo il suo seguito crebbe, così come il dissenso con la Chiesa di Roma e con le autorità civili. Proprio in occasione di una manifestazione pacifica repressa dalle forza dell'ordine in quel di Arcidosso il Lazzaretti fu colpito a morte da Antonio Pellegrini, bersagliere in licenza, che non faceva parte della locale stazione dei carabinieri, né delle strutture di polizia della zona, Pellegrini che poco tempo dopo morì accoltellato in una strada di Livorno, un epilogo tragico e poco chiaro per questo movimento pacifista e rivoluzionario.



sabato 8 giugno 2024

Pedalando nel Parco di San Rossore (PI)

Era tanto che mi ripromettevo di fare un salto nel Parco, e non trovando info chiare neppure sul sito dedicato beh...passare all'azione è stata la miglior scelta.
In realtà le strade/sentieri del Parco percorribili a piedi o in bici in tutta libertà sono solo quelle presenti nel rettangolo più interno, una fetta di territorio che va da nord e sud in parallelo ai tre ingressi disponibili, di fatto senza nessuna opportunità di arrivare al mare. Un vero peccato, ma è chiara l'esigenza di preservare flora e fauna dal turismo selvaggio, se non peggio.
Ci ho passato una mattinata, facendo in tutto relax circa 33km, perfetti per tornare in sella dopo un bel po' che rimandavo.
Mi è piaciuto, molto, più che altro per il senso di pace e libertà date dalla quasi totale assenza di persone per i lunghi tratti più "selvaggi". Rigenerante!


sabato 17 febbraio 2024

Punta Falcone, Piombino

La carota per saltare in sella stavolta è un terminal minerario in zona Puntone di Scarlino, terminal che sembrerebbe visitabile (amo l'archeologia industriale) su prenotazione, però arrivato lì ho trovato il museo chiuso, museo che fa anche da punto informazioni per tutto ciò che si può visitare in zona.
Va beh...poco male, il girottolo mi è piaciuto lo stesso e ho potuto alimentare la mia cronica curiosità andando appunto a Punta Falcone, dove non ero mai stato e dove ci sono alcuni resti a testimonianza della 2a guerra mondiale.
Una volta parcheggiata la moto ho iniziato a camminare lungo il percorso, che è abbastanza corto tutto sommato e proprio per questo l'ho fatto anche se vestito da moto. Sono tornato alla strommina appena umidiccio, ma ne è valsa la pena 😀



venerdì 12 gennaio 2024

Montecatini Alto & Padule di Fucecchio

Ogni tanto ci si dimentica di quanto siamo fortunati, affannati in millemila cose inutili, in faccende e faccenduole che sfiancano a lungo andare.
Poi ad un tratto succede qualcosa che ti da una sberla e che ti fa cambiare prospettiva, ti fa cambiare l'approccio alle cose, ti fa spostare l'attenzione verso le cose che contano davvero. Una specie di cura forzata come un elettroshock!
La natura prevede una giornata stupenda per oggi, la vita invece ha altri programmi.
Parto piuttosto imbacuccato visto il freddo, che sento via via che mi avvicino al San Baronto, più che altro alle mani. Addosso invece le sensazioni sono altre, visto che mi sto dirigendo verso Pistoia, al funerale della moglie di un mio collega e amico, con cui ho passato anni spennellati di spensieratezza fino alla sua pensione.
La morte della moglie, improvvisa e inaspettata, è stata una bella legnata e fa male pensare all'elettroshock che di certo avrà subito quell'eterno ragazzo, un vero e proprio zuzzerellone al quale è impossibile non voler bene.
Al funerale tante persone, tanti amici, tanti davvero. Non poteva che essere così.
Il funerale va come vanno i funerali e la moto diventa la cura, magari palliativa, ma il suo trotterellare amichevole serve, sempre, specialmente per sentirsi cullati in momenti così grigi.
Abbandono la piana cittadina e inizio a salire in montagna, ed è subito pace.
Mi fermo a Montagnana per fare rifornimento di cibo, un pezzetto di schiacciata e un paio di biscotti ai pinoli per pranzo, un bel po' di schiacciata e prosciutto da portare al pomeriggio alla mia compagna di vita intenta a governare i cavalli al maneggio, "sostentamento" che cerco di fare spesso quando vado a fare qualche giro in moto restando più o meno nei paraggi.
Il Forno di Montagnana è una specie di sosta obbligata, che consiglio vivamente!
Riparto con le vivande stivate nel bauletto e continuo a salire raggiungendo Femminamorta, ma più che altro il tratto più alto della strada dove mi sento abbracciato dalla luce e da un sole stupendo, quello che ci vuole per riprendere fiducia.
Mi fermo a fare qualche foto su panorami che arrivano all'improvviso e che ti fanno ammirare le montagne innevate.
Scatto le foto proprio sopra una casa dove un piccolo canino abbaia all'impazzata. Parlo due secondi col suo padrone (padrone, che brutta parola, meglio dire il suo più grande amore) che in fretta lo fa rientrare in casa, mentre mi dice "che bello spettacolo, vero?". Non posso che essere d'accordo con lui.

Serra Pistoiese

L'Abetone imbiancato

La strada inizia a scendere, lentamente (o forse sono io che viaggio a due all'ora...), e mi fa arrivare curva dopo panorama, panorama dopo curva, a Montecatini Alto, luogo la cui visita rimandavo ormai da troppo tempo. Oggi è la giornata perfetta, lenta al punto giusto.

Foschia sulla vallata vista dalla SP633

Marliana

Arrivo a Montecatini e parcheggio proprio a ridosso del piccolo centro storico.
Il viale alberato per arrivare fino a lì me lo ricordavo ben più grande e lungo.
La memoria di una visita fatta moltissimi anni fa mi fa capire come da giovani e ai primi giri fuori casa tutto ci appare come eccezionale, una sensazione di libertà che ingigantisce tutto. Al di là delle dimensioni del viale è sempre vivo il ricordo di essere arrivato lì in macchina, averla parcheggiata e di aver riconosciuto un tizio che stava parlottando con un'altra persona mentre erano intenti a godersi il panorama. Quel tizio era Marco Pantani, di cui custodisco con affetto l'autografo che mi concesse dopo avergli chiesto tutto emozionato e incredulo "ma te....sei Marco Pantani?".
Inizio a bighellonare per il paese, mordicchiando con gusto schiacciata e biscotti, tutto davvero molto buono (l'ho detto....è una garanzia!).

Ex scuderia

Parrocchia di San Pietro Apostolo


Piazza Giuseppe Giusti

Scorci



Torre dell'Orologio

Torno alla moto per una bella sorsata d'acqua, ma di ripartire zero voglia.
A quel punto non resta che trasformare il lento scorrere del tempo in fumo.
Ogni tanto, in questi piccoli ma goduriosi giri in moto, mi faccio accompagnare da un sigaro ammezzato Toscano, e ora è il momento giusto per dare qualche boccata con la lentezza che merita davanti a un bel panorama, un momento che "ripara".


Il fumo del sigaro raccoglie consensi tra i vari passanti, e dentro di me spero che quel senso di lentezza confortante sia arrivato anche a loro.
Riparto, anche se avrei voluto che quegl'istanti non finissero mai.
Torno verso casa per strade traverse. Prima però necessito di altri attimi di silenzio e di pace, e per questo la zona del Padule di Fucecchio è una garanzia (l'ennesima di giornata).
Prendo per Massarella. La strada si alza leggermente, quel tanto che basta per apprezzare la piana e il dedalo di canali e laghetti.
Ad un certo punto esco dalla strada principale per fare un salto al Casotto del Sordo, casotto che una volta serviva per la pesca, una pesca di sostentamento e non di certo ludica. Adesso è la sede dell'Associazione del Padule, i cui soci sono cacciatori e pescatori di zona. Da qui partono anche le visite del Padule a bordo dei tipici barchini, un'esperienza che prima o poi voglio fare.
Il nome così caratteristico è dato dal soprannome con cui veniva chiamato l'uomo che nel 1923 lo tirò su, tale Corpaccioli, che rientrò dalla guerra ferito e, appunto, sordo.

Il Padule al Casotto del Sordo



Un classico barchino, qui in versione "malridotta"

Saluto il casotto proprio nel momento in cui arriva un nutrito gruppo di mountain bikers, un altro bel modo di vivere quei luoghi. Devo studiare meglio la zona e relativi percorsi...
Riparto e di lì a breve vado a infilarmi in uno stradello mai percorso prima, sempre in zona Padule. Poco male, visto che in ogni valletta si fanno belle scoperte con scorci che valgono la pena di essere visti.
 


Mi concedo un'ultima visita, che più che una visita è un vero e proprio struscio.
Ponte a Cappiano mi ha sempre affascinato. Un ponte fortificato perchè costruito su un passaggio importantissimo come la Francigena e che ha visto, oltre al passaggio dell'Usciana sotto di se come estuario del Padule, anche svariate battaglie. Nei secoli il Ponte ha avuto la funzione, oltre che militare, anche di regolare il flusso delle acque per gestire al meglio le attività di pesca, per il passaggio delle imbarcazioni e per alimentare alcuni opifici sfruttando l'energia delle acque tramite mulini. Chissà se si può visitare per carpirne i segreti più nascosti. Indagherò!




Il piccolo tour volge al termine e senza tanti giri di parole dico solo che la vita non è scontata e la felicità pure, per cui ogni momento è buono per andare a cercarla tanto, come un fiume senza diga, non si riesce a trattenerla.

sabato 25 novembre 2023

Tra sole e mare

Ogni tanto una giornata libera ci scappa e quando il meteo promette sole pieno come si fa non sfruttare il tempo a disposizione? Mai avere rimpianti e allora via, su strade che ormai da un po' di tempo sono il mio parco giochi, un pezzo di Toscana che ho sempre amato e che raggiungevo spesso quando abitavo in Mugello.
Adesso che vivo in zona pisana me la stragodo con tutto il tempo necessario, andando alla ricerca delle piccole cose e, cosa non da poco, riuscendo ad arrivare sul mare senza sobbarcarmi km e km di trasferimento. Un vero piacere per gli occhi e per la mente!
Gonfiatina alle gomme e via. Vestito da pieno inverno mi aspettavo fosse più freddo per strada invece si sta benone. Entro subito nel bello, facendo scorrere le gomme su strade poco trafficate e immerse nel paesaggio morbido.
Passo Casciana Terme e curva dopo curva, panorama dopo panorama arrivo a Orciano Pisano, circondato da splendide sinuosità dove mi riprometto di tornarci per trekkingare un po'.

Le morbidezze intorno a Orciano Pisano


Guadagno la SR206, ma che lascio dopo neppure un km per salire su a Castelnuovo d. Misericordia lungo la S.P. del Vaiolo (mi piacerebbe sapere l'origine del nome...). La strada, almeno inizialmente, presenta un fondo sconnesso e parecchio inzaccherato per via delle recenti bombe d'acqua cadute, per cui velocità cinquantino! Mi fermo sullo scollinamento e mi godo lo spettacolo che si può sbirciare da lassù.

Ciao mare, tra poco ci incontriamo

Riparto, passo Nibbiaia e calo sulla costa, faccio trotterellare la strommina lungo la strada panoramica finchè non arrivo a Castiglioncello, dove una sosta caffè mi pare meritatissima (e non c'è niente di meglio che autoconvincersi 😁).

Castiglioncello - Baia del Quercetano

Riparto di nuovo, con idee bellicose di arrivare in giù, ma parecchio in giù, ma il fisico comanda e di accelerare l'andatura proprio non ne vuol sapere e anche la mente piano piano se ne fa una ragione. Ma chi me lo fa fare di stare fuori solo per sbrigare una pratica?
Ecco che nel tratto Rosignano Solvay - Vada trovo uno stradello dove buttarmi a capofitto, i punti che ti rallentano come al gioco dell'oca. Devo fare attenzione a dove metto le gomme perchè sullo stradello fanno bella mostra di se lingue di sabbia finissima che ti fanno sentire brillo mentre ci passi sopra.
La zigzagatura (e lo stringimento di chiappe) però ne è valsa la pena e il dakariano de noattri si gode la pace delle Spiagge Bianche!



Un nuovo go e successivo stop, stavolta per cercare un sigarello di compagnia e per mettere qualcosa sotto i denti. Mi fermo ad una panineria che già dal nome è tutto un programma, LARDO, un posto dove ero già stato e che mi colpi piacevolemente, dove vengono serviti panini gourmet buonissimi dalle proprietarie, tutte donne, tutte gentilissime. Per me è diventato uno di quei posti che da soli valgono un giretto, anche perchè venendo verso il mare durante l'inverno lo si trova sempre aperto. Una certezza!
La schiacciata, ripiena di prosciutto, crema di carciofi e stracciatella me la gusto sul mare, col cappello ben piantato sulla zucca visto il vento freddino.
Ci sarebbe da accompagnare la pietanza con un bel po' di insalata di alghe visto i grossi monti che ci sono sulla riva...

Vada beach


I minuscoli casotti dei pescatori di Vada

Quando vengo a Vada mi prende sempre un po' di malinconia, però non posso farne a meno. E' qui che nel 2019 portai mia mamma a fare l'ultima vacanza della sua vita e i pensieri galoppano in un misto di sensazioni...
Riparto con la mente che vaga, ma di lì a breve son fermo di nuovo, ovviamente sempre per una sosta lungo mare, stavolta a Marina di Cecina.
Caffettino, successiva sfumazzata di sigaro e perdita di tempo in riva al mare, facendo volare i ricordi, che qui sono più dolci rispetto che solo a pochi km.



Tonno Riomaremma cane 😂

Oggi è ventoso, e nei vari punti di mare dove ho fatto sosta ho trovato diversi windsurfisti intenti a prepararsi o già in acqua. Qui trovo il perfetto connubio, surfisti arrivati lì su una Mehari, una macchina che mi fa impazzire ogni volta che la vedo!!
E' ora di rientrare, non tanto perché sia tardi, ma piuttosto perché ho in mente un altro posto tappa, un'altra di quelle certezze che spesso firmo col mio passaggio.
Scendo verso sud, fino a toccare San Vincenzo, lungo la Via Vecchia Aurelia, che d'estate e sempre piuttosto trafficata mentre oggi è piacevolmente deserta.
Sfioro Suvereto e punto Monterotondo, godendomi senza forzare il bel tratto sinuoso per arrivare al borgo.

Toscanità

Prima di Monterotondo però prendo a sinistra per Sasso Pisano, prossima metà per l'ennesima carota di giornata. Da quei poggi ci si può affacciare sul mare pure pascolando...



Arrivo a destinazione e devo placare la sete che il salmastro del mare mi ha fatto venire (o sarà stata la schiacciata ripiena?).

Prima la birra...

...poi i vapori

Rientro, con la luce che piano piano abbandona la giornata. Snocciolo la strada per Canneto, Miemo, La Sterza, Peccioli, dove mi fermo a prendere un'inchiappettata galattica, 18 euro per 12 misere pallette di frolla farcite al cacao.
Ci sono rimasto di sasso e non credo proprio che mi rivedranno...
In vista di casa il freddo inizia a farsi sentire, e la schermatura che ho addosso fa il suo sporco mestiere! 


Rimetto la strommina in garage, ringraziandola per l'ennesima bella giornata passata insieme, tra sole e mare, tra ricordi e tante sensazioni. Si vive per questo, no?



giovedì 6 aprile 2023

Un po' di mare, un po' di terra

Ecco un videino di un giretto senza tanti effetti speciali, cotto e mangiato in poche ore, un giro dove mi sono dedicato svariate soste veramente molto goduriose.
Aaaaaaaaahhh bene!!



Due passi nei pressi di Massaciuccoli

Avevo una mattinata disponibile, un po' piegato dai malanni di stagione ma comunque desideroso di sfruttare la giornata di sole, sole ch...