sabato 25 novembre 2023

Tra sole e mare

Ogni tanto una giornata libera ci scappa e quando il meteo promette sole pieno come si fa non sfruttare il tempo a disposizione? Mai avere rimpianti e allora via, su strade che ormai da un po' di tempo sono il mio parco giochi, un pezzo di Toscana che ho sempre amato e che raggiungevo spesso quando abitavo in Mugello.
Adesso che vivo in zona pisana me la stragodo con tutto il tempo necessario, andando alla ricerca delle piccole cose e, cosa non da poco, riuscendo ad arrivare sul mare senza sobbarcarmi km e km di trasferimento. Un vero piacere per gli occhi e per la mente!
Gonfiatina alle gomme e via. Vestito da pieno inverno mi aspettavo fosse più freddo per strada invece si sta benone. Entro subito nel bello, facendo scorrere le gomme su strade poco trafficate e immerse nel paesaggio morbido.
Passo Casciana Terme e curva dopo curva, panorama dopo panorama arrivo a Orciano Pisano, circondato da splendide sinuosità dove mi riprometto di tornarci per trekkingare un po'.

Le morbidezze intorno a Orciano Pisano


Guadagno la SR206, ma che lascio dopo neppure un km per salire su a Castelnuovo d. Misericordia lungo la S.P. del Vaiolo (mi piacerebbe sapere l'origine del nome...). La strada, almeno inizialmente, presenta un fondo sconnesso e parecchio inzaccherato per via delle recenti bombe d'acqua cadute, per cui velocità cinquantino! Mi fermo sullo scollinamento e mi godo lo spettacolo che si può sbirciare da lassù.

Ciao mare, tra poco ci incontriamo

Riparto, passo Nibbiaia e calo sulla costa, faccio trotterellare la strommina lungo la strada panoramica finchè non arrivo a Castiglioncello, dove una sosta caffè mi pare meritatissima (e non c'è niente di meglio che autoconvincersi 😁).

Castiglioncello - Baia del Quercetano

Riparto di nuovo, con idee bellicose di arrivare in giù, ma parecchio in giù, ma il fisico comanda e di accelerare l'andatura proprio non ne vuol sapere e anche la mente piano piano se ne fa una ragione. Ma chi me lo fa fare di stare fuori solo per sbrigare una pratica?
Ecco che nel tratto Rosignano Solvay - Vada trovo uno stradello dove buttarmi a capofitto, i punti che ti rallentano come al gioco dell'oca. Devo fare attenzione a dove metto le gomme perchè sullo stradello fanno bella mostra di se lingue di sabbia finissima che ti fanno sentire brillo mentre ci passi sopra.
La zigzagatura (e lo stringimento di chiappe) però ne è valsa la pena e il dakariano de noattri si gode la pace delle Spiagge Bianche!



Un nuovo go e successivo stop, stavolta per cercare un sigarello di compagnia e per mettere qualcosa sotto i denti. Mi fermo ad una panineria che già dal nome è tutto un programma, LARDO, un posto dove ero già stato e che mi colpi piacevolemente, dove vengono serviti panini gourmet buonissimi dalle proprietarie, tutte donne, tutte gentilissime. Per me è diventato uno di quei posti che da soli valgono un giretto, anche perchè venendo verso il mare durante l'inverno lo si trova sempre aperto. Una certezza!
La schiacciata, ripiena di prosciutto, crema di carciofi e stracciatella me la gusto sul mare, col cappello ben piantato sulla zucca visto il vento freddino.
Ci sarebbe da accompagnare la pietanza con un bel po' di insalata di alghe visto i grossi monti che ci sono sulla riva...

Vada beach


I minuscoli casotti dei pescatori di Vada

Quando vengo a Vada mi prende sempre un po' di malinconia, però non posso farne a meno. E' qui che nel 2019 portai mia mamma a fare l'ultima vacanza della sua vita e i pensieri galoppano in un misto di sensazioni...
Riparto con la mente che vaga, ma di lì a breve son fermo di nuovo, ovviamente sempre per una sosta lungo mare, stavolta a Marina di Cecina.
Caffettino, successiva sfumazzata di sigaro e perdita di tempo in riva al mare, facendo volare i ricordi, che qui sono più dolci rispetto che solo a pochi km.



Tonno Riomaremma cane 😂

Oggi è ventoso, e nei vari punti di mare dove ho fatto sosta ho trovato diversi windsurfisti intenti a prepararsi o già in acqua. Qui trovo il perfetto connubio, surfisti arrivati lì su una Mehari, una macchina che mi fa impazzire ogni volta che la vedo!!
E' ora di rientrare, non tanto perché sia tardi, ma piuttosto perché ho in mente un altro posto tappa, un'altra di quelle certezze che spesso firmo col mio passaggio.
Scendo verso sud, fino a toccare San Vincenzo, lungo la Via Vecchia Aurelia, che d'estate e sempre piuttosto trafficata mentre oggi è piacevolmente deserta.
Sfioro Suvereto e punto Monterotondo, godendomi senza forzare il bel tratto sinuoso per arrivare al borgo.

Toscanità

Prima di Monterotondo però prendo a sinistra per Sasso Pisano, prossima metà per l'ennesima carota di giornata. Da quei poggi ci si può affacciare sul mare pure pascolando...



Arrivo a destinazione e devo placare la sete che il salmastro del mare mi ha fatto venire (o sarà stata la schiacciata ripiena?).

Prima la birra...

...poi i vapori

Rientro, con la luce che piano piano abbandona la giornata. Snocciolo la strada per Canneto, Miemo, La Sterza, Peccioli, dove mi fermo a prendere un'inchiappettata galattica, 18 euro per 12 misere pallette di frolla farcite al cacao.
Ci sono rimasto di sasso e non credo proprio che mi rivedranno...
In vista di casa il freddo inizia a farsi sentire, e la schermatura che ho addosso fa il suo sporco mestiere! 


Rimetto la strommina in garage, ringraziandola per l'ennesima bella giornata passata insieme, tra sole e mare, tra ricordi e tante sensazioni. Si vive per questo, no?



giovedì 6 aprile 2023

Un po' di mare, un po' di terra

Ecco un videino di un giretto senza tanti effetti speciali, cotto e mangiato in poche ore, un giro dove mi sono dedicato svariate soste veramente molto goduriose.
Aaaaaaaaahhh bene!!



venerdì 17 marzo 2023

Passo Alpicella e passo dei Solini

Azz...ho finito le carote e svelto svelto mi metto subito in cerca del prezioso ortaggio mentale, e sbirciando, come spesso faccio, su Google trovo un paio di spunti. Era tanto che non mi dedicavo a rimpinguare il Passometro ed oggi ne ho l'opportunità.
I due "rimpinguamenti" si trovano a braccietto tra Toscana e Liguria per cui ho un po' da trotterellare beatamente per poterli conquistare.
Parto di buon mattino e mi sbrigo a conquistare la valle della Lima svalicando il passo del Trebbio preso da Collodi, lungo il quale non trovo praticamente nessuno.
Che bellezza!
Ore 9, la prima sosta me la regalo in quel di Castelnuovo G.na, giusto giusto per un caffè e poi via lungo la SP13, la bella strada che ti porta in Versilia facendoti passare dal paesaggio alpino delle Apuane.

Lungo la SP13

Isola Santa

La giornata è spettacolare e percorrere l'asfalto tra quegli scenari è davvero un bel girare!



Poco prima della galleria del Cipollaio soddisfo la vescica, e mi soffermo a guardare un cartello che indica sinteticamente alcune fasi della 2a guerra mondiale. Mi riprometto di tornare da quelle parti con scarpa da trekking al seguito, per andar in avanscoperta dei sentieri di quello che fu un tratto della linea Gotica.

Subito prima di entrare nelle viscere della montagna con la galleria del Cipollaio

Ricalo a valle lasciando le Apuane e mi infilo in autostrada giusto giusto per spicciarmi e nei paraggi di La Spezia riconquisto la tanto amata strada "normale".
Di lì a poco abbandono il fondovalle e inizio a salire, giungendo in breve tempo a Calice sul Cornoviglio, piccolo borgo sul quale svetta il bel Castello Doria Malaspina, che purtroppo non è visitabile e anzi...manco avvicinabile perchè transennato e, molto probabilmente, pericolante in alcuni punti. Mi accontento del bel colpo d'occhio che regala.

Calice sul Cornoviglio


Calice sul Cornoviglio - Passaggi antichi

Lascio il borgo e continuo a salire. La strada si fa ancora più stretta ed è sporchissima e, vedendo il muschio che trovo ogni tanto, anche ben poco transitata. Arrivo in cima, giusto il tempo per uno scatto conquistatore e via, rientro sui miei passi.

Passo Alpicella

A Pantanelli prendo a sinistra, e anche qui giringirello senza trovare nessuno per strada. Giusto un po' di curve e arrivo a Madrignano, dove una sosta è d'obbligo, sia per la vista che da sulla val di Magra fino al mare, sia per il possente maniero.
Sbirciare il mondo da lassù ti fa sentire in volo.

Madrignano



Di nuovo in picchiata, ma sempre in relax, rieccomi nel fondovalle, dove mi rendo conto di aver bucato clamorosamente un incrocio che mi avrebbe fatto rimanere più in quota. Poco male, visto che in breve riprendo la SP20 che curva di qui, curva di là, mi porterà ad Aulla. Prima però c'è la seconda conquista di giornata.

Passo dei Solini


Decido che il passo può regalarmi quel sano relax che ci vuole per consumare una bella porzione di farro al pesto di noci, per cui giro la chiave e aziono la stampella laterale. Ed è subito pace!
Accontentato lo stomaco riparto, ed eccomi di nuovo in discesa, stavolta per raggiungere ed oltrepassare Aulla, direzione Casola in Lunigiana, luogo (e strada) mai visti prima.
Mi dedico una sosta caffè proprio a Casola, ma appena entro nel bar mi rendo conto di aver la tasca sinistra aperta e, più che altro, di aver non aver con me il piccolo astuccio porta chiavi, dove dentro tengo (tenevo...) le chiavi della moto (lucchetti e bauletti vari) e quelle di casa.
Ormai che ci sono prendo il caffè che cercavo, ma poi lesto lesto torno indietro fino al punto dove mi sono fermato per alleggerire un po' l'abbigliamento, visto che la temperatura è decisamente primaverile. Arrivo al punto della svestizione, aspettandomi di trovare le chiavi a terra nei pressi della sosta, ma niente da fare.
Torno sui miei passi a bassa andatura, ma anche in questo caso niente da fare.
Le chiavi con annesso astuccio si sono dissolte e il morale non è dei migliori.
Riparto, cercando di sbollire la seccatura, cosa che riesco a fare in gran parte grazie agli scorci che mi godo continuando la strada per arrivare al lago di Gramolazzo.

Il sinuoso percorso per Minucciano

Minucciano

Poco prima di arrivare sulle sponde del lago prendo a destra per risalire verso la Chiesa Vecchia di Gorfigliano, da raggiungere dall'annesso parcheggio con una piccola ma faticosa scarpinata. La fatica però è ben spesa visto il panorama che si gode da lassù!

La vista sul lago di Gramolazzo


Un tratto dei duri tornanti da farsi per raggiungere la chiesa

Lasciata la chiesa e la magnifica vista inizio a rientrare. Di strada da fare ne ho ancora abbastanza e quello che volevo vedere l'ho visto.
Ora non resta che rifare le chiavi e trovare nuovi spunti goduriosi come oggi per passare altre giornate in sella, ma più che altro in beato relax!


venerdì 27 gennaio 2023

La mia prima Big Bench

Big Bench, grandi panchine o Big Carrots, tanto per cercare una figura che evochi la mai sopita voglia di vedere qualcosa di nuovo e stimolante, giusto giusto la filosofia che sta alla base dell'idea avuta dall'americano C. Bangle che ha realizzato la sua prima creatura in terra piemontese, unendo la grandezza della panchina alla maestosità del panorama, connubio utile a farci tornare bambini ma anche a promuovere il territorio e aiutare l'economia locale.
Ha avuto ragione lui visto la proliferazione delle tante carote sparse sul territorio nazionale e non solo (bigbenchcommunityproject.org).
Per raggiungere la mia prima B.B. ci ho provato tre volte. Cioè...la prima volta ci sono arrivato, ormai quasi un anno fa, ma al bar presente nelle immediate vicinanze mancava il bel Passaporto dove tener traccia delle B.B. visitate con relativo timbro identificativo. Meno male che le carote restano tali anche a distanza di tempo, per cui via, verso un nuovo tentativo.
La B.B. da conquistare è la #150, installata sulla bella insenatura di Cala Moresca in quel di Piombino, o Salivoli volendo essere precisini.
27 gennaio, ci riprovo ma il meteo non è proprio dei migliori. Nei giorni scorsi ha nevicato e il termometro mi dice "ma chi te lo fa fare".
Ma che ne sa il termometro delle carote...
Mi sbrigo a far rotolare le gomme lungo l'asse Pontedera-Saline di Volterra e tutto sommato non si sta neanche tanto male. Le cose però cambiano rapidamente via via che mi avvicino a Larderello, e vanno ancora peggio da Castelnuovo Val di Cecina in poi, e la neve presente nelle zone più in ombra è lì giusto a ribadire quello che mi diceva il termometro...
Inoltre sono partito tardi, troppo tardi (donazione sangue e altre amenità) per non farla diventare solo una veloce galoppata, ma più che altro fa un freddo barbino per via di un gelido vento teso che spegne ogni stimolo. Un vero peccato, visto che sono partito Passaporto munito! Però mi sento fortunato, a sentirmi bambino, per cui morta una carota se ne punta un'altra, una carota dove ogni tanto vengo in cerca di relax e di cose buone.

Io in attesa dello Stracotto alla Birra...

...lei di ripartire

Riparto da Sasso Pisano, curvando tra le belle colline intorno a Corrazzano (quanti borghi caratteristici ci sono da queste parti!!), per giungere al bivio che mi fa lasciare la strada principale che km dopo km mi avrebbe portato al mare. Proprio sul bivio c'è Canneto, altro paesino caratteristico dove una sosta me la regalo, rilassandomi sotto un sole che scalda. Mi piacciono i giri con stop&go frequenti dove poter curiosare.

Canneto, la porta ovest



Di nuovo in sella, ormai in totale relax col motore sornione, raggiungo Riparbella e mi godo la SP13, strada dove si miscelano bei panorami e paesini dove vien voglia di fermarsi. E infatti mi fermo, a Pomaia, per un caffè. Nel bar salta fuori un teatrino tipico dei piccoli borghi, dove tutti si conoscono e dove è facile farsi prendere o prendere per i fondelli, i risvolti popolari che, almeno a me, danno un bel senso di leggerezza.

Morbidezze pisane

Mi sbrigo a rientrare con la luce, tanto la mia scorpacciata di panorami e relax me la sono goduta, anche senza B.B.

Sole basso nei pressi di Villa Saletta

Passano pochi giorni, anzi...giusto qualche ora.
29 gennaio, ci riprovo e stavolta parto con un'ora di anticipo rispetto a quanto fatto il 27, e cambio pure l'itinerario, tralasciando le zone più impervie (e fredde) per tirare dritto all'obbiettivo che oggi, cascasse il mondo, non posso mancare!
Ripasso da Canneto da dove becco una strada curvosa si ma anche molto scorrevole, che in breve mi fa arrivare a destinazione. Bella boccia!
Che sia la giornata giusta è sottolineato anche da un cielo esente da qualsiasi velatura, una vera goduria anzi...un regalo!
La panchina è facilmente raggiungibile dal parcheggio di Salivoli, giusto qualche centinaia di metri di scarpinata.

Parcheggio con affaccio su Cala Moresca


Big Bench #150

Quanto mare dal promontorio di Piombino

Sono molto soddisfatto, ma ora urge trovare il timbro, altrimenti è l'ennesimo viaggio a vuoto (va beh...vuoto per modo di dire). Sbirciando sul cell vedo con una punta di orrore che il Bar La Sirena è prossimo alla chiusura. E quindi gasssssss per arrivare in tempo. In realtà fa anche da ristorante e infatti mi viene messo il tanto agognato timbro mentre molti commensali ci danno dentro di mascella.

Finalmente!

Lo stomaco inizia a farsi sentire ed è la fame di conquista, ma non quella del timbro, quella di smascellare come i commensali visti giusto un secondo prima.
Giornata stupenda, temperatura top, non resta che addentrarsi nel bellissimo micro borgo di Piombino per cercare di placare le viscere.

Scorci di Piombino


Mi prendo un panozzo formato maxi, e insieme mi viene dato un sacchetto, comodo per riporre la parte che non avrei mangiato per portarmela a casa.
Il sacchetto è rimasto a bocca asciutta!

Compagno di panozzo


La sosta a Piombino me la sono goduta alla grandissima, ma purtroppo è già ora di rientrare.
Tornerò alla panchina, perchè lì da camminare ce n'è, godendo come dei ricci per via dei panorami e di tanti micro spunti degni di un passaggio.
Ma questa è un'altra carota...


Punta Falcone, Piombino

La carota per saltare in sella stavolta è un terminal minerario in zona Puntone di Scarlino , terminal che sembrerebbe visitabile (amo l'...