venerdì 27 gennaio 2023

La mia prima Big Bench

Big Bench, grandi panchine o Big Carrots, tanto per cercare una figura che evochi la mai sopita voglia di vedere qualcosa di nuovo e stimolante, giusto giusto la filosofia che sta alla base dell'idea avuta dall'americano C. Bangle che ha realizzato la sua prima creatura in terra piemontese, unendo la grandezza della panchina alla maestosità del panorama, connubio utile a farci tornare bambini ma anche a promuovere il territorio e aiutare l'economia locale.
Ha avuto ragione lui visto la proliferazione delle tante carote sparse sul territorio nazionale e non solo (bigbenchcommunityproject.org).
Per raggiungere la mia prima B.B. ci ho provato tre volte. Cioè...la prima volta ci sono arrivato, ormai quasi un anno fa, ma al bar presente nelle immediate vicinanze mancava il bel Passaporto dove tener traccia delle B.B. visitate con relativo timbro identificativo. Meno male che le carote restano tali anche a distanza di tempo, per cui via, verso un nuovo tentativo.
La B.B. da conquistare è la #150, installata sulla bella insenatura di Cala Moresca in quel di Piombino, o Salivoli volendo essere precisini.
27 gennaio, ci riprovo ma il meteo non è proprio dei migliori. Nei giorni scorsi ha nevicato e il termometro mi dice "ma chi te lo fa fare".
Ma che ne sa il termometro delle carote...
Mi sbrigo a far rotolare le gomme lungo l'asse Pontedera-Saline di Volterra e tutto sommato non si sta neanche tanto male. Le cose però cambiano rapidamente via via che mi avvicino a Larderello, e vanno ancora peggio da Castelnuovo Val di Cecina in poi, e la neve presente nelle zone più in ombra è lì giusto a ribadire quello che mi diceva il termometro...
Inoltre sono partito tardi, troppo tardi (donazione sangue e altre amenità) per non farla diventare solo una veloce galoppata, ma più che altro fa un freddo barbino per via di un gelido vento teso che spegne ogni stimolo. Un vero peccato, visto che sono partito Passaporto munito! Però mi sento fortunato, a sentirmi bambino, per cui morta una carota se ne punta un'altra, una carota dove ogni tanto vengo in cerca di relax e di cose buone.

Io in attesa dello Stracotto alla Birra...

...lei di ripartire

Riparto da Sasso Pisano, curvando tra le belle colline intorno a Corrazzano (quanti borghi caratteristici ci sono da queste parti!!), per giungere al bivio che mi fa lasciare la strada principale che km dopo km mi avrebbe portato al mare. Proprio sul bivio c'è Canneto, altro paesino caratteristico dove una sosta me la regalo, rilassandomi sotto un sole che scalda. Mi piacciono i giri con stop&go frequenti dove poter curiosare.

Canneto, la porta ovest



Di nuovo in sella, ormai in totale relax col motore sornione, raggiungo Riparbella e mi godo la SP13, strada dove si miscelano bei panorami e paesini dove vien voglia di fermarsi. E infatti mi fermo, a Pomaia, per un caffè. Nel bar salta fuori un teatrino tipico dei piccoli borghi, dove tutti si conoscono e dove è facile farsi prendere o prendere per i fondelli, i risvolti popolari che, almeno a me, danno un bel senso di leggerezza.

Morbidezze pisane

Mi sbrigo a rientrare con la luce, tanto la mia scorpacciata di panorami e relax me la sono goduta, anche senza B.B.

Sole basso nei pressi di Villa Saletta

Passano pochi giorni, anzi...giusto qualche ora.
29 gennaio, ci riprovo e stavolta parto con un'ora di anticipo rispetto a quanto fatto il 27, e cambio pure l'itinerario, tralasciando le zone più impervie (e fredde) per tirare dritto all'obbiettivo che oggi, cascasse il mondo, non posso mancare!
Ripasso da Canneto da dove becco una strada curvosa si ma anche molto scorrevole, che in breve mi fa arrivare a destinazione. Bella boccia!
Che sia la giornata giusta è sottolineato anche da un cielo esente da qualsiasi velatura, una vera goduria anzi...un regalo!
La panchina è facilmente raggiungibile dal parcheggio di Salivoli, giusto qualche centinaia di metri di scarpinata.

Parcheggio con affaccio su Cala Moresca


Big Bench #150

Quanto mare dal promontorio di Piombino

Sono molto soddisfatto, ma ora urge trovare il timbro, altrimenti è l'ennesimo viaggio a vuoto (va beh...vuoto per modo di dire). Sbirciando sul cell vedo con una punta di orrore che il Bar La Sirena è prossimo alla chiusura. E quindi gasssssss per arrivare in tempo. In realtà fa anche da ristorante e infatti mi viene messo il tanto agognato timbro mentre molti commensali ci danno dentro di mascella.

Finalmente!

Lo stomaco inizia a farsi sentire ed è la fame di conquista, ma non quella del timbro, quella di smascellare come i commensali visti giusto un secondo prima.
Giornata stupenda, temperatura top, non resta che addentrarsi nel bellissimo micro borgo di Piombino per cercare di placare le viscere.

Scorci di Piombino


Mi prendo un panozzo formato maxi, e insieme mi viene dato un sacchetto, comodo per riporre la parte che non avrei mangiato per portarmela a casa.
Il sacchetto è rimasto a bocca asciutta!

Compagno di panozzo


La sosta a Piombino me la sono goduta alla grandissima, ma purtroppo è già ora di rientrare.
Tornerò alla panchina, perchè lì da camminare ce n'è, godendo come dei ricci per via dei panorami e di tanti micro spunti degni di un passaggio.
Ma questa è un'altra carota...


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