I due "rimpinguamenti" si trovano a braccietto tra Toscana e Liguria per cui ho un po' da trotterellare beatamente per poterli conquistare.
Parto di buon mattino e mi sbrigo a conquistare la valle della Lima svalicando il passo del Trebbio preso da Collodi, lungo il quale non trovo praticamente nessuno.
Che bellezza!
Ore 9, la prima sosta me la regalo in quel di Castelnuovo G.na, giusto giusto per un caffè e poi via lungo la SP13, la bella strada che ti porta in Versilia facendoti passare dal paesaggio alpino delle Apuane.
Isola Santa
La giornata è spettacolare e percorrere l'asfalto tra quegli scenari è davvero un bel girare!
Poco prima della galleria del Cipollaio soddisfo la vescica, e mi soffermo a guardare un cartello che indica sinteticamente alcune fasi della 2a guerra mondiale. Mi riprometto di tornare da quelle parti con scarpa da trekking al seguito, per andar in avanscoperta dei sentieri di quello che fu un tratto della linea Gotica.
Subito prima di entrare nelle viscere della montagna con la galleria del Cipollaio
Ricalo a valle lasciando le Apuane e mi infilo in autostrada giusto giusto per spicciarmi e nei paraggi di La Spezia riconquisto la tanto amata strada "normale".
Di lì a poco abbandono il fondovalle e inizio a salire, giungendo in breve tempo a Calice sul Cornoviglio, piccolo borgo sul quale svetta il bel Castello Doria Malaspina, che purtroppo non è visitabile e anzi...manco avvicinabile perchè transennato e, molto probabilmente, pericolante in alcuni punti. Mi accontento del bel colpo d'occhio che regala.
Calice sul Cornoviglio
Calice sul Cornoviglio - Passaggi antichi
Passo Alpicella
Sbirciare il mondo da lassù ti fa sentire in volo.
Madrignano
Di nuovo in picchiata, ma sempre in relax, rieccomi nel fondovalle, dove mi rendo conto di aver bucato clamorosamente un incrocio che mi avrebbe fatto rimanere più in quota. Poco male, visto che in breve riprendo la SP20 che curva di qui, curva di là, mi porterà ad Aulla. Prima però c'è la seconda conquista di giornata.
Passo dei Solini
Decido che il passo può regalarmi quel sano relax che ci vuole per consumare una bella porzione di farro al pesto di noci, per cui giro la chiave e aziono la stampella laterale. Ed è subito pace!
Accontentato lo stomaco riparto, ed eccomi di nuovo in discesa, stavolta per raggiungere ed oltrepassare Aulla, direzione Casola in Lunigiana, luogo (e strada) mai visti prima.
Mi dedico una sosta caffè proprio a Casola, ma appena entro nel bar mi rendo conto di aver la tasca sinistra aperta e, più che altro, di aver non aver con me il piccolo astuccio porta chiavi, dove dentro tengo (tenevo...) le chiavi della moto (lucchetti e bauletti vari) e quelle di casa.
Ormai che ci sono prendo il caffè che cercavo, ma poi lesto lesto torno indietro fino al punto dove mi sono fermato per alleggerire un po' l'abbigliamento, visto che la temperatura è decisamente primaverile. Arrivo al punto della svestizione, aspettandomi di trovare le chiavi a terra nei pressi della sosta, ma niente da fare.
Torno sui miei passi a bassa andatura, ma anche in questo caso niente da fare.
Le chiavi con annesso astuccio si sono dissolte e il morale non è dei migliori.
Riparto, cercando di sbollire la seccatura, cosa che riesco a fare in gran parte grazie agli scorci che mi godo continuando la strada per arrivare al lago di Gramolazzo.
Il sinuoso percorso per Minucciano
Minucciano
Poco prima di arrivare sulle sponde del lago prendo a destra per risalire verso la Chiesa Vecchia di Gorfigliano, da raggiungere dall'annesso parcheggio con una piccola ma faticosa scarpinata. La fatica però è ben spesa visto il panorama che si gode da lassù!
La vista sul lago di Gramolazzo
Un tratto dei duri tornanti da farsi per raggiungere la chiesa
Lasciata la chiesa e la magnifica vista inizio a rientrare. Di strada da fare ne ho ancora abbastanza e quello che volevo vedere l'ho visto.
Ora non resta che rifare le chiavi e trovare nuovi spunti goduriosi come oggi per passare altre giornate in sella, ma più che altro in beato relax!
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