domenica 30 ottobre 2022

A Livorno, tra parenti e bagnarole

Per un giro del genere, piuttosto corto, non c'è poi molto da resocontare, ma solo da ripensare al benessere provato a girottolare a basse andature lungo le colline pisano/livornesi attraversate per arrivare alla città labronica, una vera goduria per gli occhi e la mente, complice anche una giornata stupenda che chiude un ottobre
favoloso.
Parto presto, per avere tempo e non andar di fretta, giusto giusto per succhiellarmi ogni metro ed avere tempo di sbirciare in millemila direzioni.
Questi posti lo meritano!

Un giovane sole bacia le colline di Palaia

Mi abbandono tra i panoramici saliscendi tra Palaia, San Pietro Belvedere, Casciana Alta, colline e colline di verde benessere goduto in totale assenza di traffico.


Faccio una piccola deviazione per Lorenzana, paese mai visto prima e che trovo tenebrosamente agghindato per la notte di Halloween.



Il lento incedere continua, sempre in trance, con le pistonate rilassate della strommina, perfetta per giri così.

Morbidezze nei pressi di Orciano

Guadagno il tratto costiero passando da Gabbro e Nibbiaia, altro tratto zen, planando sul Tirreno in zona Quercianella, ma non opto subito per Livorno, bensì allungo un po' il brodo facendo un tratto mitico, il Circuito di Montenero, dove un secolo fa battagliavano mezzi e piloti lungo i 20 km, le origini della F1. 


Scorcio dal Circuito di Montenero, sulla destra Castel Sonnino

Mi godo il tracciato, ma a differenza dei piloti che furono mi diletto, e parecchio, a rimirar panorami.
Arrivo a Livorno, dove passerò qualche ora con i nipoti e dove mi godo la vista di una vera perla dei mari, che tutti ci invidiano...a ragione!

La Vespucci

Le operazioni di rientro le sbrigherò passando per Valle Benedetta, altro tratto che nasconde curiosità che prima o poi dovrò placare.
Giri piccoli, ma immensamente gratificanti. La strommina è già pronta a ripartire!


sabato 1 ottobre 2022

Galoppata a Bolsena per incontrare vecchie brutte facce

Oggi mi faccio una bella galoppata verso sud, giusto giusto per incontrare persone che da una vita non vedevo, tutta gente conosciuta grazie all'acquisto della mia prima moto usata (Fazer 600 del '98) grazie alla quale partecipavo a incontri a livello nazionale organizzati dal forum che ne raggruppava i possessori.
Un gran bel periodo, che suscita desiderio di amarcord e un po' di nostalgia.
Parto presto, e non c'è niente di meglio che aver di fronte una giornata dove lasciar scorrere la moto e i pensieri.
Il meteo non sembra dei migliori, ma guardando le previsioni sarebbe andato a migliorare calando verso il Lazio. A dir la verità me lo aspettavo meno ingrugnato, come pure la temperatura, decisamente freschetta...
Per la discesa opto per la praticità, facendo rotolare le gomme sulle strade più gettonate e scorrevoli, Cassia compresa, che magari è bella come dintorni ma non certo per la tecnicità del tracciato. Riguardo al puro gusto della guida mi rifarò nel pomeriggio.

Lungo la Cassia

Paesaggio tipico toscano nei pressi di Bagno Vignoni

Cassia sinuosa

Chiesa della Scala, sulla via Francigena nei pressi di Gallina

Ore 10 arrivo a Bolsena e visto che sono in anticipo rispetto a quel che mi aspettavo decido di andare incontro al gruppo di biker che nello stesso momento stanno partendo da Orvieto.
Sarebbe stato bello incrociare il gruppone on the road, peccato però che grazie ad una triangolo di strade non riesco nell'intento. Io verso di loro su uno stradello, loro in direzione Bolsena su altro stradello praticamente parallelo. Dopo 200 km di trasferimento ecco come perdersi in 7 km totali, accident' a me e alle mie idee...
Va beh, a quel punto mi godo al piccolo trotto i dintorni di Bolsena, visto che il gruppone si fermerà per una sosta in quel di San Lorenzo Nuovo.

Panorama sul lago di Bolsena dalla SP53

Bolsena: Rocca Monaldeschi della Cervara

Mi infilo in strade minori, di quelle che usi per attraversare zone dedicate alla pastorizia e che, non nascondo, piacciono parecchio.
Il cielo sereno e il bel solicchio mi fanno stare proprio bene, finalmente!

Grotte di Castro


E finalmente ci siamo, ecco l'attimo tanto atteso. Arrivo a San Lorenzo, dove su un incrocio semaforico trovo uno di loro che è fermo a fare da staffetta indicando al gruppo dove svoltare. Gli chiedo urlando "vado bene per di quaaaa?" e lui appena mi riconosce mi schiocca un gran sorrisone. Non si aspettava di trovarmi lì, così come altri. E' stata proprio una bella mezz'ora, fatta di abbracci e di veloci riassunti semiseri di vita. Bello sentirsi accolti così!

Chiara, Franco, io e Matteo subito dietro

Gruppone felice

Purtroppo è già l'ora dei saluti, loro da una parte, io da un'altra. Non ce l'avrei mai fatta a rientrare presto dal luogo da loro prescelto per pranzare, per cui mi accontento così visto il programma della serata, fatto di birra artigianale e musica.
Mezz'ora più mezz'ora meno ho circa cinque ore da spendere al piccolo trotto e decido di investirle facendo un bel po' di curve su strade più o meno conosciute e che, percorrendole, mi fanno pensare a quanta fortuna ho nell'averle "dietro casa".
Faccio un bel taglio in tralice nella mia bella Toscana, risalendo verso il massiccio del Monte Amiata, toccando da prima Castell'Azzara e godendomi non poco il tratto che mi fa arrivare a Santa Fiora, dove mi fermo per trangugiare un pezzo di pizza al taglio.

Santa Fiora e la Strommina al riposo sulla dx


Santa Fiora vale una visita, anche solo per scendere alla Peschiera, una grande vasca nei pressi della quale si trova la chiesa cinquecentesca della Madonna della Neve, sotto la quale c'è la sorgente del fiume Fiora.
Oggi non ho tempo e mi accontento del ricordo di una visita fatta anni fa, insieme a Scintillone&consorte. Oggi ho tempo solo per smotorare, e allora via, di nuovo in sella in direzione nord-ovest (altrimenti che tralice è?), tra curve e castagni.

Arcidosso

Curva che ti ricurvo mi fermo per un caffè. Accanto al bar una chiesa, e tra bar e chiesa un porticato, e sotto al porticato una folta tavolata.
Fa caldo e fa un po' strano, a ridosso dell'Amiata, sentire i commensali che protestano per avere i gamberi in quella che deve essere una colossale magnata di pesce!

Civitella M.ma

Continuo a tagliare in tralice, sfiorando Roccastrada, rasentando Massa M.ma per prendere la SR439 in direzione Larderello.
Quanto mi piacciono queste strade immerse nel verde. Sono "confortanti" per guida e panorami, un corso olistico condensato. 

Vista sul mare nei pressi del bivio per Monterotondo

Mi dondolo lungo questa strada che da qualche anno percorro spesso, sempre con molta soddisfazione, per guida e panorami si ma anche per la quasi totale assenza di traffico.
Passo Larderello, dove consiglio la visita al museo e alla seguente dimostrazione  presso una valvola di sfiato di un tratto ormai in disuso. Un boato assordante!

Le torri di raffreddamento di Larderello

In breve mi trovo a Saline di Volterra da dove punto deciso casa. Però il sole...la luce...i dintorni....ma come si fa a non fermarsi per cercare di catturare attimi che stanno sfuggendo?

Foto che non rendono giustizia ai paesaggi...



Quando si ha tempo si finisce col perder tempo e da far presto si fa tardi, per cui gassssss e via a casa.
Non voglio perdermi una serata speciale in un posto speciale, dove speciali sono anche i gestori, la festa di fine estate organizzata dal Birrificio Agricolo Poggio Rosso, un posto conosciuto da poco ma che è già entrato nel cuore, adagiato sulle morbide colline pisane, dove viene prodotta birra a partire dalla coltivazione dei cereali, ottenendo l'energia necessaria dal sole tramite pannelli solari e il vapore da una caldaia alimentata a nocciolino.
Il birraio inoltre è pure bassista e...la serata viene fuori perfetta!





Si dai, direi che con questo posso chiudere una stupenda giornata passata all'aria aperta e andare a letto soddisfatto!


Punta Falcone, Piombino

La carota per saltare in sella stavolta è un terminal minerario in zona Puntone di Scarlino , terminal che sembrerebbe visitabile (amo l'...