E' da una vita che rimando questa escursione. Niente di eccezionale, ma proprio perchè rimandata nel tempo ogni cosa diventa eccezionale!
Raggiungo l'inizio della scarpinata e lascio la macchina nel piazzale della Cappella di Ceppeto, lungo la SP130 che collega la località di Pratolino con Colonnata, strada denominata (a ragione) Panoramica dei Colli Alti.
Attacco il sentiero 00 con passo deciso, e la salita riesce bene a farmi capire che se insisto così vincerà lei...
E' dura la salita
Mentre salgo il crinale ansimante un picchio in lontananza mi fa compagnia con il suo martellante lavoro.
Belli i suoni della natura, donano equilibrio allo stato puro.
Raggiungo il punto più alto di questo primo tratto e l'occhio può spaziare sulla conca fiorentinopratese e sulle groppe del massiccio.
Con una breve discesa mi ritrovo alla Sella degli Scollini, un quadrivio fatto di strade bianche e sentieri.
Continuo sullo 00, che seguirò per tutto il trekking.
Una sbirciata alla carta in un punto un po' incerto...
....arrivo all'ennesimo bivio, e da qui si inizia a fare sul serio!
La sudorazione, associata a grandi ansimamenti, si fa importante, si insomma....sono fradicio e in debito d'ossigeno. Però vado, passo dopo passo, ce la sto facendo.
Era davvero tanto che non muovevo le gambe con un certo impegno, e questo sforzo, oltre a liberare la mente, mi fa sentire vivissimo!
Il panorama verso la conca fiorentina
Poggio Casaccia (921 mslm) sei "quasi" mio
Stenditura panni obbligatoria
Sul Poggio Casaccia, che poi si rivelerà la cima più aperta e panoramica, mi riprendo dalla faticaccia.
Cambio di maglietta, rifornimento acqueo, divagazioni mentali guardando il mondo da lassù.
Come sto bene!
Riparto e in breve mi ritrovo alla seconda punta di oggi, Poggio Cornacchiaia, in assoluto la punta più nascosta e immersa nella vegetazione. Poco male. Scatto di rito e via, per l'ultima fatica di giornata.
Panorama verso la conca del Mugello
Lungo il cammino scambio due parole con alcuni camminatori, che poi ritroverò sull'ultima vetta di giornata, Poggio all'Aia, la più alta con i suoi 934 mslm.
Altro rifornimento mentre scambio due parole con altri escursionisti con i quali, in parte, farò un pezzo a ritroso fino a Poggio Casaccia, dove grazie alla carta si fanno un'idea più chiara per come rientrare alla macchina parcheggiata sul costone che guarda la piana.
Rientro anche io, piano piano e decisamente soddisfatto della mattinata.
Dalla Sella degli Scollini lascio il sentiero 00 per prendere la strada forestale che sinuosamente mi riporterà alla macchina.
Sono soddisfatto, stanco ma leggero, come una farfalla!
Nessun commento:
Posta un commento