venerdì 1 ottobre 2021

Miemo - Montecerboli - Libbiano

Di nuovo in sella per un girottolo nei dintorni, per andare a sbirciare luoghi solo spesso sfiorati e altri mai presi in considerazione, i famosi piccoli giri dalle grandi soddisfazioni.
Giro volutamente corto anche per le incerte condizioni meteo e infatti, col senno di poi, ho scansato un bel nubrifagio pomeridiano.
In partenza mi faccio invogliare dal cielo, che non promette acqua, o almeno non nell'immediato, e allora che fai...non vai a dare un salutino al mare?
Per toccare il litorale mi faccio un po' di curve disegnate sui poggi pisani con la solita flemma mototuristica e arrivo alla prima meta di giornata, Miemo, un piccolo agglomerato rurale. Faccio due passi (bastano e avanzano), pochi ma quanto basta per essere allontanato da una signora per via di un incomprensione su un cartello di divieto. Va beh, mi faccio bastare la visita e tralascio i saluti alla simpatica indigena. Al di là dell'incomprensione, vale la pena salire la sterrata per arrivarci....stando attenti ai cartelli!

Miemo







La zona "vietata"

Da Miemo ricalo a valle conquistando la SS68 che lascio rapidamente per tornare a mettere le gomme su strade più lente che mi faranno raggiungere Marina di Bibbona, giusto giusto per fare visitina al mare e chiedergli se è tutto ok.



Caffettino marino e riparto, ripercorrendo parte della strada fatta per arrivare qua.
Tocco Canneto per poi arrivare a Monteverdi M.mo, dove è tanto che rimando una visita ad un covo di prelibatezze, il non banale negozio di alimentari Mucci&Staccioli, dove si gode anche solo con occhi e naso, poi anche con tutto il resto, visto che è praticamente impossibile uscire da lì senza aver acquistato qualcosa, anche grazie ai vari assaggi che vengono proposti senza remora!
Prenderanno posto nel bauletto una serie di salcicce di cinghiale, un trancio di filetto di maiale di cinta, un bello spicchio di pecorino. Riparto con l'acquolina in bocca e la voglia di apparecchiare istantanea!
Curva dopo curva arrivo a Larderello, nella scenografica e quasi fantascientifica Valle del Diavolo, dove la geotermia la fa da padrona.


In quella zona non ci sono solo tubazioni e le tipiche torri di raffreddamento, c'è anche un piccolo borgo che da tanto vorrei visitare. Basta rimandare, il momento è arrivato e mi perdo per le piccole stradine di Montecerboli che si arrampicano su verso la chiesa. Pietre, archi e vecchie botteghe ti fanno assaporare gusti antichi.

Montecerboli




La vecchia bottega del ciabattino

Di nuovo in sella, tocco Pomarance e di lì a poco prendo a sinistra una stradella mai fatta prima, con l'idea di passare da Micciano e poi tornare giù lungo la SS68. Invece mi faccio rapire da un cartello che indica Libbiano come uno dei "castelli" della zona, castelli intesi come borghi che storicamente erano fortificati. Ovviamente la curiosità vince su tutto e zac...mi ritrovo ad inerpicarmi su per lo stradello stretto che dopo varie curve e tornanti mi farà arrivare di colpo al piccolo paesino.

Libbiano

Il paese sembra un nido delle acquile, e regala affacci davvero belli e la piacevole sensazione di poter spiccare il volo, posti che amo alla follia!

Uno scorcio con indigeno seminascosto


Volaareeee...ooh ooooooohhh



Vengo risvegliato dal mio torpore sognante da tuoni che in lontananza preannunciano poco di buono.
Mi affretto a rientrare, sfiorando Micciano e più che altro curvando sugli intestinici tornanti per arrivarci, che strizzano l'occhio ai più bastardi passi alpini, un tratto davvero inaspettato da queste parti.
Poco prima di Saline di Volterra inizio a trovare tratti umidicci, alternando tratti bagnati ma senza pioggia ad altri dove inizia a piovere sull'asfalto asciutto. Alla fine mi andrà benone, perchè una volta arrivato a casa ecco giù il diluvio.

Se ti piglioooo...

Altro giro concluso con immensa soddisfazione. Quanto mi piacciono i giri così, dove più che curvare tra le pieghe dell'asfalto mi perdo a curvare tra quelle della curiosità. Che bellezza 'sti 70 cv!



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