sabato 4 gennaio 2020

Tellaro, Lerici, San Terenzo

L'allegra famigliola parte baldanzosa. Io, Ilaria e Pippa già ci pregustiamo la bella giornata da passare all'aria aperta, aperta e per giunta baciata dal sole. Hai detto niente...
La C3 scorre placida (più di così sarebbe chiedere troppo...) sull'autostrada e arriviamo a Tellaro  parcheggiando nei pressi del cimitero, in questo periodo decisamente sgombro di macchine e, cosa non indifferente da queste parti, gratis (di solito a pagamento da maggio a settembre...ma è sempre meglio verificare).

La vista su Lerici e sul Golfo dei Poeti dal trivio Via Carpanini-Carbognano-Loc. Cala

Prima di attaccare il sentiero facciamo due passi nel pittoresco paesino. Questo è uno degli aspetti più belli del muoversi a piedi in questi luoghi. Begli scorci naturalistici, bei paesini da visitare, buone prelibatezze da assaggiare, un mix di cose difficilmente replicabili altrove.
Qui è tutto bello, di certo fuori dalla stagione estiva decisamente più caotica. Oggi siamo in gennaio per cui ce la godiamo come non mai!

Tellaro - scorci






Tellaro - la costa verso est


Tellaro - Punta di Treggiano



Lasciamo il borgo dove, una leggenda narra, una notte un polpo suonò le campane per avvertire la popolazione dell'attacco dei pirati. Beh...oggi il polpo simboleggia il borgo arroccato sul mare e viene festeggiato, anzi...mangiato ad agosto durante la sagra ad esso dedicata. Forse se quella notte si fosse fatto i fatti suoi...
Iniziamo il vero trekking attaccando il sentiero 433 Levanto-Bocca di Magra da via Matteotti, che prendiamo partendo dalla piazzetta Figoli.
Il sentiero, che a tratti di fatto è una mulattiera, sale da subito in modo piuttosto impegnativo, in un misto terra battuta/pietraia/scalinata in pietra, e si "rilasserà" solo una volta giunti in prossimità di un punto panoramico dal quale godere della vista sul borgo e sul golfo.
Lo sforzo non richiede più di circa venti sudatissimi minuti.
Pippa ovviamente sale avvantaggiata dal 4x4 sempre in presa di cui è naturalmente dotata...



Tiriamo il fiato e accontentiamo la vista




Il sentiero si snocciola in quota tra ulivi, macchia mediterranea e begli affacci sul golfo.
Unico inconveniente la pioggia dei giorni scorsi, che ha reso scivolosissime le pietre dove mettiamo incerti gli scarponi. Il tutto diventa più faticoso di quello che in realtà sarebbe, ginnastica nella ginnastica.



Passo dopo passo raggiungiamo Portesone, quel che resta di un micro borgo dedito ad agricoltura e pastorizia, una quindicina di case al massimo, con abitazioni simili a case torri, dove il ricovero degli animali era al piano terreno e l'abitazione vera al primo piano raggiungibile con scale in legno retrattitili, necessarie per sopravvivere ai frequenti attacchi pirateschi ai quali la zona era soggetta.
Il villaggio fu definitivamente abbandonato nel 1500 a causa della malaria.
Oggi i resti rendono il luogo molto suggestivo!





Un difficilissimo e arduo guado

Linguacce per allontanare la tensione

Lungo il sentiero troviamo gli escursionisti più disparati. Da quelli equipaggiatissimi e garosissimi a quelli...per l'amor del cielo. Stupidi aizzatori di cani, graziose ladies con scarpe chic con la fanga fino alla caviglia. Che spettacolo è il genere umano!


Sullo sfondo Portovenere con l'isola Palmaria e la più piccola Tino

Calando verso Lerici

Dopo un paio d'ore di cammino tranquillo arriviamo a Lerici, proprio nel punto dove la mattina abbiamo scattato la foto panoramica sul Golfo dei Poeti. Scendiamo verso il mare facendo la lunga scalinata di via Doria, che ci porta a ridosso del porticciolo. Ancora pochi passi e ci accomodiamo sulla scogliera per far fuori il pasto e rilassarci un po' gustandoci i dintorni e l'aria di mare che non fa mai male!





Per digerire ma che non te li vuoi fare due passi?
E allora via, direzione ovest per San Terenzo, stavolta lungo mare. Zigzaghiamo tra i passanti per tenere un passo che non ci faccia stordire come mi succedeva ai tempi dello struscio in passeggiata a Viareggio, ero un bambino che è rimasto traumatizzato. Per cui vaiiii....sorpassa....gnamoooo....camminaaaa.
Non so se Ilaria è stata mai in passeggiata a Viareggio, ma il risultato sembra lo stesso!


San Terenzo

I segni lasciati dalla zigzagata tra la folla

Cercasi relax disperatamente

Di nuovo a zigzagare tra la gente, tutti a gozzovillare in riva al mare. Oggi è stata una giornata stupenda e non poteva che essere così!

Tramonto su Portovenere

A sinistra il castello di Lerici



Castello di Lerici in versione by night

Da Lerici rientriamo a Tellaro per mezzo di un bussino di linea, e come per magia siamo pronti per andare a cena freschi come rose. Dopo una cenetta a base di pesce fresco ci facciamo due passi defaticanti per il borgo ormai prossimo a russare.....come noi!


Gran bella giornata, passata muovendo le chiappe, appagando la vista...e pure lo stomaco.
Ad avercene di giornate così!
Ah...per la cronaca...gran russate nella C3, pure dal bagagliaio 😄💓


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